La Giornata internazionale dell’Infermiere dovrebbe celebrare i 400 mila Lavoratori che sorreggono il Sistema Sanitario Nazionale, senza salari dignitosi, senza sicurezza, continuamente insultati minacciati aggrediti e con carichi di lavoro disumani. Si susseguono Governi e Ministri ma le condizioni lavorative in cui operano gli Infermieri peggiorano sempre di più. Tanto è vero che se si chiedesse di esprimere un desiderio a chi smonta da un turno di lavoro in Ospedale molto probabilmente la risposta sarebbe quella di cambiare lavoro appena possibile – dichiarano Anna Rita Amato e Antonino Gentile ULS-Unione Lavoratori Sanità -. La fortuna del Sistema Sanitario Nazionale è…
Anche questo Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, assistiamo al progressivo disfacimento del mondo del Lavoro in Italia sotto i colpi delle politiche neoliberiste. Partendo dall’aumento della precarietà, dalla realtà di salari bassi e dalla diminuzione del potere d’acquisto a causa di un’inflazione monstre, oggi più che fare una Festa crediamo sia da riflettere sulla sventura che attanaglia la classe lavoratrice – dichiarano Anna Rita Amato e Antonino Gentile del Direttivo ULS Unione Lavoratori Sanità-. I diritti conquistati con le lotte delle generazioni precedenti vengono anno dopo anno assottigliati dai vari Governi bipartisan, sotto lo sguardo attendista dei sindacati maggiormente rappresentativi.…
Il doppio binario tra pubblico e privato, ben analizzato dalla Fondazione Gimbe nel suo piano di rilancio, continua a mangiare spazio al pubblico e non garantisce il diritto alla Salute sancito dall’art. 32 della Costituzione. E’ ben noto che l’ unico scopo degli operatori economici privati è fatturare al Servizio Sanitario Nazionale il quale compra con soldi pubblici le prestazioni erogate che, a causa della chiusura di Ospedali e soprattutto per la carenza disastrosa di personale, non riesce a garantire. “Per la nostra democrazia non è più tollerabile che universalità, uguaglianza ed equità, i princìpi fondamentali del Ssn, siano stati…
Dopo anni di tagli indiscriminati e dopo le promesse fatte in pandemia ancora una volta con questo Decreto non si trovano risorse economiche concrete per ricostruire il SSN. Anche il decreto Bollette, a nostro avviso, è l’ennesimo cerotto su una ferita che sanguina da troppo tempo. Ad analizzare il decreto viene subito all’occhio il netto indirizzamento dei professionisti sanitari verso il regime privato e l’uso selvaggio del lavoro straordinario, senza una visione di lungo periodo. Per fronteggiare il grave stato di carenza di personale della Sanità pubblica si concede di esternalizzare servizi medici e infermieristici nei servizi emergenza, facendo trionfare…