• ULS Sindacato Unione Lavoratori Sanità
  • Il Sindacato
    • Organizzazione
    • Statuto
    • Normativa
    • Obiettivi
  • News
  • Iscriviti
  • Area Stampa
  • Contatti
  • Servizi
    • Roma e Lazio
    • Nazionale
Facebook Twitter Instagram
Twitter Facebook LinkedIn Instagram
ULS Sindacato
  • ULS Sindacato Unione Lavoratori Sanità
  • Il Sindacato
    • Organizzazione
    • Statuto
    • Normativa
    • Obiettivi
  • News
  • Iscriviti
  • Area Stampa
  • Contatti
  • Servizi
    • Roma e Lazio
    • Nazionale
ULS Sindacato
You are at:Home»News»Rinnovo CCNL Sanità Privata già con deroga sull’orario di lavoro

Rinnovo CCNL Sanità Privata già con deroga sull’orario di lavoro

0
By uls on 12 Ottobre 2019 News
Condividi

Se esiste una regola andrebbe rispettata e fatta applicare, in special modo se a vantaggio dei Lavoratori. In generale dovrebbe essere così, quantomeno secondo il parere di chi deve lavorare nelle strutture sanitarie (infermieri, tecnici, oss, ausiliari). La durata dell’orario di lavoro in Italia è regolata molto chiaramente dal D. Lgs 8 aprile 2003 e ss.mm.ii. in cui, altrettanto chiaramente, si definisce in 11 ore la durata obbligatoria del riposo e la durata della prestazione lavorativa complessiva giornaliera.
Invitiamo tutti i Lavoratori del comparto della Sanità privata ad una attenta riflessione su quanto si sta decidendo per il loro futuro sui tavoli di contrattazione/collaborazione tra AIOP-ARIS e Cgil Cisl Uil in merito alla durata del turno di servizio. Sembrerebbe che già siano state concordate deroghe per quanto riguarda la formazione e le riunioni di reparto, fattispecie che fino ad oggi erano ricomprese all’interno dell’orario di lavoro prestabilito dal turno, ma che potrebbero diventare prolungamenti orari obbligatori per tutti i dipendenti.

Se fino ad oggi i Lavoratori potevano essere formati e partecipare alle riunioni interne durante il proprio turno di lavoro, da domani se dovesse essere confermata tale deroga, saranno costretti a rimanere in azienda oltre il proprio turno per partecipare a quanto stabilito dai vertici aziendali.

Se una madre o un padre al termine del turno mattutino avesse l’impegno di andare a prendere i propri figli a scuola, fare la spesa, accompagnarli in palestra o quant’altro di normale vita extra-lavorativa, con tale deroga sarebbe costretta a subordinare la propria esistenza alle esigenze del datore di lavoro.

E chi al di fuori della prestazione lavorativa dovesse e volesse riposarsi, leggere un libro, andare a teatro, fare sport, fare riabilitazione o fisioterapia per il mal di schiena, assistere un disabile, preparare colazione pranzo e cena ai suoi cari, portare a spasso il cane, dovrebbe rivedere tutti i propri impegni in funzione dell’ organizzazione dei gruppi imprenditoriali padronali.

La formazione è un attività obbligatoria per legge, soprattutto quella sulla sicurezza sul lavoro. A tal riguardo il Testo Unico Sicurezza D. Lgs 81/08 all’art. 37 recita testualmente “La formazione dei lavoratori e quella dei loro rappresentanti deve avvenire, in collaborazione con gli organismi paritetici, ove presenti nel settore e nel territorio in cui si svolge l’attività del datore di lavoro, durante l’orario di lavoro e non può comportare oneri economici a carico dei lavoratori.”

E’ vero che in questo paese negli ultimi anni l’interpretazione creativa ha consentito un surplus di pensieri discordanti e variegati sui temi più diversi, ma la domanda che viene spontanea è ” Quale parte della frase “durante l’orario di lavoro” non hanno capito i contrattanti/collaboratori del rinnovo del CCNL Sanità Privata?”

Perché c’è la necessità di venire ulteriormente incontro ai padroni derogando sul sacrosanto diritto alla propria vita extra lavorativa, compreso il risposo dopo un turno di lavoro, e concedere la possibilità di trattenere infermieri, oss, tecnici e altri professionisti sanitari sul posto di lavoro invece di proporre ben altro, magari a favore dei Lavoratori?

Le forze in campo  non dovrebbero comprimere i diritti o peggiorare le condizioni di lavoro, già disagiate, in un settore in cui il profitto e l’ottimizzazione delle risorse ( noi lo definiremmo sfruttamento) è quotidianamente presente. Solo chi non vuole vederlo non se ne accorge. Parliamo di strutture sanitarie che operano sempre ai minimi assistenziali, con accordi sindacali pronti al contenimento dei costi e alla flessibilità, con personale stanco e gravato di carichi di lavoro inumani. Forse qualcuna che legge si ricorderà di quando lavorava e doveva vivere il mobbing giornaliero, i colleghi umiliati, i diritti negati. Ma anche no, la lotta e la dignità o ce l’hai nel sangue oppure è meglio offrire ai direttori la propria bottiglietta d’acqua perché a temperatura ambiente (cit.).

In verità, a ben guardare, le catene sono ad oggi già disponibili e largamente diffuse. Le deroghe a quei pochi diritti rimasti ai Lavoratori sono di fatto catene virtuali che costringono le persone a rinunciare ad un pezzo importante della propria vita per mantenersi il posto di lavoro. Queste deviazioni consapevoli di diritti autorizzano le aziende ad avere accesso al dipendente in qualsiasi momento, relegandolo al concetto di schiavo per vivere.

Le catene quindi esistono, sono presenti nella vita quotidiana del turno di lavoro, non c’era bisogno di stringerle ancora.

contratto diritti orario di lavoro sanità privata sindacato
Previous ArticleNuovo Governo, Ministro Speranza “Lavoratori e pazienti attendono atti concreti”
Next Article Sanità, Abruzzo: “Si insedia la realtà autonoma e di base del Sindacato ULS-Unione Lavoratori Sanità; Segretario Regionale Michele Capanna Piscé”

Related Posts

Primo Maggio, ULS: “Si torni a lottare per il Lavoro e per far rispettare l’art. 1 della Costituzione”

Riforma fiscale 2022: una visione diversa da quanto prevede la Costituzione. Sorprese in arrivo per le buste paga dei Lavoratori

Continuano le aggressioni agli operatori sanitari. Le nostre dichiarazioni su Il Fatto Quotidiano

Comments are closed.

Seguici
Calendario
Luglio 2022
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
25262728293031
« Mag    
Ultimi articoli
1 Maggio 2022

Primo Maggio, ULS: “Si torni a lottare per il Lavoro e per far rispettare l’art. 1 della Costituzione”

4 Marzo 2022

Riforma fiscale 2022: una visione diversa da quanto prevede la Costituzione. Sorprese in arrivo per le buste paga dei Lavoratori

6 Gennaio 2022

Continuano le aggressioni agli operatori sanitari. Le nostre dichiarazioni su Il Fatto Quotidiano

28 Agosto 2021

Quarantena Covid, ULS: “Intervenga il Governo e stanzi risorse per garantire l’indennità Inps ai Lavoratori”

18 Giugno 2021

Sindacalista ucciso, ULS: “La difesa del lavoro è costituzionale. Si proclami lo Sciopero Generale a sigle unite”

Archivi
  • Maggio 2022
  • Marzo 2022
  • Gennaio 2022
  • Agosto 2021
  • Giugno 2021
  • Maggio 2021
  • Marzo 2021
  • Dicembre 2020
  • Novembre 2020
  • Ottobre 2020
  • Settembre 2020
  • Agosto 2020
  • Luglio 2020
  • Giugno 2020
  • Maggio 2020
  • Marzo 2020
  • Febbraio 2020
  • Gennaio 2020
  • Dicembre 2019
  • Novembre 2019
  • Ottobre 2019
  • Settembre 2019
  • Agosto 2019
  • Luglio 2019
  • Giugno 2019
  • Aprile 2019
  • Marzo 2019
  • Dicembre 2018
  • Novembre 2018
  • Ottobre 2018
  • Settembre 2018
  • Luglio 2018
  • Giugno 2018
  • Maggio 2018
  • Aprile 2018
  • Marzo 2018
Categorie
  • Area Stampa
  • Il sindacato ULS
  • infermieristica
  • Nazionale
  • News
  • Normativa
  • Regione Lazio
  • Roma e Lazio
  • Servizi
Tag
1maggio aggressioni aiop Anna Rita Amato Antonino Gentile aran aris assunzioni busta paga ccnl conte contratto coronavirus costituzione covid COVID 19 covid19 decreto dignità diritti giulia grillo governo infermieri Lavoratori lavoro medici ministro mobilità ospedale oss pazienti precariato pronto soccorso regione lazio san carlo di nancy sanità sanità privata sentenza sindacato Speranza tredicesima triage uls unionelavoratorisanità violenza
Parlano di noi
MENU
  • Il sindacato ULS
  • News
  • Iscriviti
  • Area Stampa
  • Servizi
Seguici
Contattaci

Tel: 06 92915408
Fax: 06 21121425
Mobile: 333 7562320
Mobile: 392 7058048
uls@sindacatouls.it

Privacy Policy
Cookie Policy

Copyright © 2018 ULS Sindacato | Via Calliano, 67 00166 Roma - C.F.  97970560583  |  Website by Graphid

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.